La risposta dipende dal tipo di problema e dalla fase in cui si trova il dolore o l’infortunio. In questo articolo spieghiamo in modo semplice quando è utile il freddo e quando invece il caldo, con esempi pratici e consigli basati sull’evidenza scientifica.
❄️ Quando usare il freddo
Il freddo è indicato soprattutto nelle prime fasi acute di un trauma o di un’infiammazione.
Esempi pratici:
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Distorsione alla caviglia nelle prime 24/36 ore
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Contusione o trauma acuto (colpo, botta, urto)
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Tendinite in fase iniziale infiammatoria
Come applicarlo:
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Non direttamente sulla pelle (usare un panno o telo)
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Durata di 12-15 minuti, con possibilità di ripetere dopo una pausa
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Evitare esposizioni prolungate per non irritare i tessuti
Effetti principali:
✔️ riduce infiammazione
✔️ limita l’edema (gonfiore)
✔️ attenua il dolore
🔥 Quando usare il caldo
Il calore è indicato nei dolori muscolari, miofasciali e cronici.
Esempi pratici:
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Dolore cervicale da tensione muscolare
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Mal di schiena cronico (lombalgia)
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Rigidità muscolare dopo una giornata di lavoro o posture prolungate
Come applicarlo:
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Con fasce autoriscaldanti, boule d’acqua calda o gel riscaldabili
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Applicazioni di 20-30 minuti, sempre ben tollerate dal paziente
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Da ripetere anche più volte al giorno in caso di dolore cronico
Effetti principali:
✔️ rilassa la muscolatura
✔️ riduce la rigidità
✔️ aumenta la mobilità articolare
In sintesi
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Freddo: nelle prime 24-36h da trauma o infiammazione acuta.
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Caldo: su dolori muscolari, miofasciali e cronici.
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In caso di dolore persistente o recidivante, è sempre consigliata una valutazione fisioterapica personalizzata.
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