mercoledì 13 marzo 2024

Terapia extracorporea con onde d'urto per il dolore muscoloscheletrico


Le onde d'urto extracorporee (ESWT) sono impulsi meccanici ad alta intensità (500–1000 bar) con una durata di microsecondi caratterizzati da una rapida fase positiva seguita da una fase negativa. Contesto: Le onde d'urto extracorporee sono state impiegate dal 2000 per alleviare il dolore associato a diversi disturbi muscoloscheletrici subacuti e cronici (MSK). L'obiettivo di questa revisione è di fornire un aggiornamento sul ruolo della terapia con ESWT nel trattamento di varie patologie che causano dolore MSK.

Numerose evidenze supportano l'efficacia delle onde d'urto nel migliorare il dolore in diverse condizioni MSK, tra cui tendinopatie (come epicondilite, trocanterite, tendinite rotulea, tendinite achillea e tendinite della spalla calcifica), fascite plantare, dolore asse (miofasciale, lombare o coccigeo), osteoartrite e lesioni ossee (come ritardo di consolidazione, osteonecrosi della testa del femore, malattia di Kienbock, sindrome da edema del midollo osseo dell'anca, osteite pubica o sindrome del tunnel carpale). Tra le indicazioni cliniche discusse in questa revisione, cinque presentano un'evidenza di livello 1+, otto un'evidenza di livello 1−, una indicazione un'evidenza di livello 2− e due indicazioni un'evidenza di livello 3.

Conclusioni: La letteratura attuale sostiene che la terapia con ESWT è sicura, con pochi effetti avversi riportati. Inoltre, può essere utilizzata da sola o in combinazione con altre terapie fisiche, come gli esercizi di rafforzamento eccentrico o lo stretching statico, per potenziarne l'effetto terapeutico.

Per approfondire questa tematica contatta per una consulenza Luca Cinquini, Fisioterapista


I Risultati della risonanza magnetica bilaterale in soggetti con dolore alla spalla unilaterale

Il presente studio si propone di esaminare i risultati ottenuti tramite risonanza magnetica su entrambe le spalle in individui che lamentano dolore unilateralmente alla spalla. Sebbene la risonanza magnetica sia ampiamente utilizzata per identificare anomalie strutturali nella spalla, è importante notare che tali anomalie potrebbero non necessariamente essere correlate alla causa dei sintomi.

I risultati indicano la presenza di anomalie rilevanti tramite risonanza magnetica in entrambe le spalle dei soggetti esaminati. Tuttavia, si è riscontrato che solo una percentuale leggermente più elevata (circa il 10%) di lesioni a tutto spessore nel tendine sovraspinato e osteoartrosi gleno-omerale era associata alla spalla sintomatica, secondo quanto valutato dal chirurgo. L'accordo tra i rapporti radiologici muscoloscheletrici e le valutazioni chirurgiche delle spalle variava da lieve a moderato (0,00-0,51).

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